Dopo i defibrillatori presenti in città, l'associazione volontari italiani del sangue AVIS ha fatto installare un altro apparecchio a S. Andrea.
La presidente dell’AVIS-Bressanone Renate Prader, insieme a Sandro Gallonetto, viceresponsabile di sezione della Croce Bianca di Bressanone, hanno consegnato il dispositivo salvavita al sindaco di Bressanone Peter Brunner.
Prader sottolinea l’importanza dei dispositivi di defibrillazione nelle aree periferiche: "In luoghi dove i mezzi di soccorso possono impiegare più tempo ad arrivare sul posto in caso di emergenza, i defibrillatori salvano le vite. Il defibrillatore può essere rimosso dalla colonna in caso di emergenza. Un segnale di allarme suona automaticamente e parte una chiamata al numero di emergenza 112. Tramite l'altoparlante, il personale medico fornisce tutte le istruzioni di primo soccorso necessarie e le istruzioni per l'uso del dispositivo fino all'arrivo dell'ambulanza.
Il defibrillatore di S. Andrea è una donazione dell'associazione AVIS. Attualmente conta 3032 donatori attivi, che, con le loro donazioni di sangue, apportano un contributo essenziale alla salute della popolazione. Quest'anno sono state effettuate 2.082 donazioni di sangue, con circa un centinaio di nuovi donatori.
La Croce Bianca è responsabile della manutenzione del nuovo apparecchio ed anche di tutti i defibrillatori installati a Bressanone.
Foto: Il sindaco Peter Brunner (a sinistra) accanto alla presidente della sezione AVIS di Bressanone Renate Prader insieme ai rappresentanti del comune, dell'AVIS e della Croce Bianca.